6/11/2019

Nomina direttore dell’ALSIA
MA È POSSIBILE GUARDARE OLTRE LA LOGICA DELLE POLTRONE?
E’ da oltre un mese che l’ALSIA (Agenzia lucana di sviluppo ed innovazione in agricoltura) è senza legale rappresentante, in attesa che la Giunta regionale nomini – a norma di legge e come da bando pubblico – il prossimo Direttore, il quale deve essere in possesso di “Laurea magistrale o specialistica, nonché specifiche competenze in materia di organizzazione e di amministrazione e nei settori della ricerca, dell’agricoltura e dell’agroindustria, con esperienza dirigenziale almeno quinquennale” (LR 9/2015). Requisiti che ben 56 candidati hanno ritenuto di avere, stando all’elenco degli aspiranti direttori dell’ALSIA pubblicato sui media nei giorni scorsi. Di questi non sappiamo quanti abbiano superato l’istruttoria che dovrebbe esserci stata mentre è sicura una stucchevole sfilza di anticipazioni “certe” sul prescelto, con tanto di foto e curriculum sbandierate sui giornali, puntualmente smentite dai fatti.
Dai giornali apprendiamo oggi che, dopo l’ennesimo annuncio “imminente” di nomina, il presidente Bardi ha comunicato il rinvio alla prossima settimana della designazione dei vertici di ALSIA e di altri 4 importanti enti sub-regionali, in attesa che la maggioranza indichi una “triade” di nomi per ogni “postazione” da assegnare.
Stendendo un velo pietoso su quali dovrebbero essere i presupposti per la designazione dei direttori di enti tecnici che devono operare secondo il principio della “distinzione e del raccordo tra indirizzo politico, posto in capo al governo regionale, ed autonomia gestionale, affidata agli organi di vertice degli enti”, si vuole però evidenziare che l’assenza del legale rappresentante di un ente sub-regionale non è priva di conseguenze (perché se lo fosse, la figura del direttore sarebbe inutile).
Tuttavia la stampa lucana sembra più interessata a seguire le fluttuazioni di poltrona effetto dei mutevoli equilibri tra i partiti della maggioranza regionale piuttosto che ad entrare nel merito di cosa significa lasciare uno dei maggiori enti regionali senza legale rappresentante, a fine anno, in fase di assestamento di bilancio, nell’imminenza della presentazione del programma di attività annuale e triennale e del conseguente bilancio di previsione 2020 – 2022.
Certo, ormai è evidente che interessa a pochi se un bilancio annuale di un ente come l’ALSIA viene approvato tra agosto e settembre, come è avvenuto negli ultimi due anni, e la programmazione si fa ex post! Eppure, i costi di gestione (stipendi del personale, ad esempio) ci sono lo stesso, sia se l’ente è in “ordinaria amministrazione” sia se ha una programmazione chiara ed una guida sicura. Da cittadini lucani, lavoratori e professionisti, noi preferiremmo ci fossero le condizioni perché la nostra attività tecnica fosse utile ed efficace, programmata con criterio.
E l'agricoltura lucana ha un grande bisogno di un'Agenzia tecnica che possa fornire servizi efficienti e trasferire le innovazioni tecnologiche al settore primario, senza vanificare investimenti e attività. Presso il Polo agro-biotecnologico di Pantanello (Metaponto) – è il caso di ricordarlo - sono in fase avanzata i lavori per rendere funzionali le strutture al "costituendo polo delle agro-biotecnologie", per una spesa di oltre 3,5 milioni di euro. Un importo considerevole per una sfida importante che non vorremmo vedere vanificata da ritardi o scelte incoerenti rispetto ai principi di efficienza ed efficacia a cui deve ispirarsi la pubblica amministrazione.
Forse questi aspetti meriterebbero maggiore approfondimento e spazio giornalistico che non la faccia ed il nome di un ulteriore “papabile” alla direzione dell’Agenzia. O no?

9/02/2015

Il pasticciaccio dell’ALSIA:

Consiglio e Giunta regionali schizofrenici.

La grottesca vicenda dell’Alsia non sembra avere fine. A dicembre lo abbiamo detto e scritto a tutti i Consiglieri regionali e sui giornali: “il 31 dicembre scadrà la sedicesima proroga di commissariamento dell’Agenzia e l’Alsia si troverà senza un legale rappresentante (e senza il dirigente dell’Area affari generali), in una situazione illegittima e senza possibilità di operare”.  Il risultato: nessun  provvedimento legislativo e dal primo gennaio ad oggi l’Alsia è ancora senza legale rappresentante!

Se ne sono accorti dopo oltre un mese, quando la Giunta ha dovuto in fretta e furia nominare un “Commissario ad acta” per far costituire in giudizio l’Alsia in una delicata causa legale. Pazienza se manca il legale rappresentante per approvare bilanci e consentire di lavorare sui progetti ai circa 200 dipendenti che costano mensilmente 800.000 euro.

Allora qualcuno in Regione si  “sveglia” e propone quello che avrebbero potuto fare a dicembre (ma forse se ne vergognavano): ennesimo disegno di legge per prorogare fino al 31 dicembre 2015 il commissariamento che – annunciano – sarà portato in aula martedì 10 febbraio.

Ma, contemporaneamente, si ricordano che giace da giugno in I e III commissione un disegno di legge per “riorganizzare” l’Alsia, ormai in attesa della sbandierata “riforma” da oltre 8 anni nei quali si sono alternate tre diverse consiliature. Si convocano in tutta fretta le due commissioni per portare il testo in Consiglio. Sempre martedì 10 febbraio, annuncia un comunicato della Regione.

Ma cosa hanno fatto le commissioni in 7 mesi e varie riunioni congiunte in cui sono stati auditi tutti gli audibili ed anche più?

E, se davvero si volesse arrivare, come annunciato, a chiudere rapidamente l’indecente capitolo del commissariamento approvando in tempi brevi una legge di riorganizzazione (la cui efficacia sarà tutta da vedere), che bisogno c’è di prevedere una “durata massima” di proroga commissariale di circa un anno?

A pensar male si fa peccato ma, a volte, ci si azzecca: non sarà che tanto rinnovato interesse per la povera Agenzia subregionale  sia legato alla necessità di una più stabile “poltrona” in tempi di probabile balletto di cariche regionali?

Ma se si arrivasse davvero a smettere la giostra dei commissari sarebbe comunque un risultato per il personale dell’Alsia che, esasperato, la scorsa settimana ha chiesto in massa (lo ha fatto il 90% dei circa 150 dipendenti pubblici di ruolo) il trasferimento alla Giunta regionale e che, a proposito, seguirà con interesse i lavori del Consiglio il prossimo martedì 10 febbraio.


P.S.

La sezione “Verba volant, scripta manent” del sito si è arricchita di altre 2 “frasi celebri”. Autori l’assessore all’agricoltura, Ottati, e il presidente della Giunta Regionale, Pittella, che si sono degnamente aggiunti ai loro predecessori.


Per la loro consultazione vai alla sezione "documentazione" del sito

17/12/2014

ALSIA: senza capra e senza cavoli

UNA PROPOSTA CONCRETA PER RIDARE OPERATIVITÀ ALL’ALSIA

Il Coordinamento scrive ai Consiglieri regionali.

Tra 2 settimane, piuttosto che votare l’ennesima proroga di commissariamento (sarebbe la sedicesima in 8 anni!) proponete l'abrogazione dell’articolo della legge che ha “congelato” l’Agenzia… in attesa della “imminente” (da oltre 8 anni) legge di riforma della governance regionale in agricoltura.

Leggi il Comunicato

25/10/2014

 

Legge di riforma dell’ALSIA.

 

Dopo 8 anni di gestazione, la Regione Basilicata sta partorendo il topolino.

Il Coordinamento dei tecnici e divulgatori dell’ALSIA, sentito in audizione dalla I e dalla III Commissione consiliare la scorsa settimana, ha sostanzialmente bocciato il disegno di legge di “riforma” dell’ALSIA, presentato dalla Giunta regionale nello scorso giugno ed ora all’esame del Consiglio.

Le motivazioni, riassunte di seguito, sono state argomentate nel dettaglio in un documento lasciato agli atti delle Commissioni (per la sua consultazione vai alla pagina Commenti e proposte di revisione del DdL “Riorganizzazione dell’attività amministrativa dell’ALSIA”).

 

Considerazioni di metodo

Dopo più di otto anni di commissariamento dell’ALSIA, durante i quali si sono succeduti 8 diversi commissari, ci si sarebbe aspettati un approccio ben più “rivoluzionario”, non solo alla riorganizzazione dell’ALSIA ma a quella dell’intero sistema delle “strutture amministrative operanti in agricoltura”, in coerenza con la Relazione programmatica del Presidente Pittella che annunciava all’inizio dell’anno: “E’ fondamentale che la Regione modifichi in profondità i suoi assetti di governance. Occorre quindi una riforma coraggiosa, e condivisa dai soggetti e dalle organizzazioni del settore, su Alsia”.

E’ un dato di fatto che la proposta di legge non sia stata particolarmente “condivisa”, né in fase di elaborazione né di discussione. Se confronto c’è stato, sicuramente non è stato fatto in maniera trasparente, ad esempio su un tavolo tecnico rappresentativo che probabilmente avrebbe evitato le numerose richieste di audizione a cui stiamo assistendo (ad oggi ne abbiamo contate almeno 16).

 

Considerazioni di merito

La “nuova” ALSIA

E’ evidente che il DdL non mira a “rivoluzionare” lALSIA, che sostanzialmente mantiene impianto, strutture e compiti originari, con l’eccezione di una dichiarata volontà di accorpamento dei Servizi di sviluppo per il settore agricolo (allargato alla sua componente zootecnica ma non a quella forestale).

La proposta sembra definire la “nuova” ALSIA così come si è venuta a delineare nel corso degli anni (non certo per scelte strategiche ma piuttosto per stratificazioni contingenti) e vi aggiunge funzioni per rispondere ad esigenze specifiche (e anche a scadenza) come quelle legate al PSR, peraltro già previste dall’attuale normativa.

Anche il “rafforzamento” delle attività di ricerca e sperimentazione nel settore agroindustriale, a seguito dell’incorporamento di personale proveniente dalla Metapontum Agrobios in liquidazione, e le nuove competenze nel settore zootecnico, aprono nuovi scenari non affrontati però negli aspetti economici e nella situazione del personale direttamente o indirettamente dipendente dall’ALSIA, già ora piuttosto complicata.

Paradossalmente, però, mentre si configura un’Agenzia “di sviluppo” del settore agro-industriale allargato (agro-zootecnico-industriale) - che potenzi le attività di ricerca, sperimentazione, trasferimento tecnologico (vedi “polo biogreen” di Metaponto), consulenza e formazione - si continua a prevedere in capo all’ALSIA la “dismissione dei beni della Riforma fondiaria”, che richiede competenze ed opera in ambiti nettamente distinti dai Servizi di sviluppo agricolo.

Un altro elemento di perplessità è che il DdL apporta alcune modifiche alla legge istitutiva dell’ALSIA (L.R. 38/96), senza tener conto di importanti norme successive, con le quali sembra confliggere (es. L.R. 29/2001: Disciplina dei Servizi di Sviluppo Agricolo in Basilicata e ruolo dell’ALSIA).

 

La programmazione triennale

La relazione di accompagnamento al DdL evidenzia l’importanza della programmazione regionale triennale in materia di Servizi di Sviluppo Agricolo (SSA) ma, sorprendentemente, omette di diree che tale programmazione è già prevista (e, a nostro parere, anche ben impostata) dalla vigente L.R. 29/2001. Tale legge non è stata rispettata per anni da chi ne aveva e ne ha la competenza (L’Ente Regione, tramite il Dipartimento agricoltura). Il Piano triennale previsto dalla L.R. 29/01, infatti, è stato redatto solo nel 2003, scaduto nell’ormai lontano 2005 e mai nuovamente stilato come dispone la legge, nonostante che una parte rilevante dell’attività dell’ALSIA e dei SSA dipenda proprio da questo strumento.

Nella proposta di legge si conferma l’importanza del Piano triennale per il funzionamento dei SSA ma se ne affida la redazione all’ALSIA: una evidente incongruenza che vede il soggetto attuatore delle politiche regionali in materia di SSA impegnato direttamente e non come supporto al Dipartimento nella programmazione delle stesse.

 

Il personale dell’Agenzia

Un altro elemento critico nel DdL è che questo non affronta in alcun modo le questioni legate al personale, cosa affatto secondaria in un progetto di riordino di un ente.

Le passate e recenti leggi di riorganizzazione di strutture sub-regionali, in effetti, hanno sempre previsto chiare norme sul personale “in transito”, più che mai necessarie in questo caso per la particolare situazione nell’ALSIA.

Attualmente nell’Agenzia convivono 4 diverse categorie di personale:

1)     145 dipendenti con contratto “regione enti locali” assunti a tempo indeterminato e rivenienti dall’ex ESAB e dalla Regione Basilicata;

2)     19 dipendenti con contratto “privato del comparto chimico”, rivenienti dalla ex Metapontum Agrobios srl;

3)     48 dipendenti “precari”, attualmente con contratto “regione enti locali” assunti a tempo determinato, in scadenza a novembre p.v.;

4)     Un numero variabile di operai agricoli a tempo determinato e indeterminato, in servizio presso le 7 aziende agricole “sperimentali dimostrative”.

Il DdL fa specifici riferimenti a nuove competenze dell’ALSIA nel coordinamento dell’attività dell’Associazione Regionale Allevatori nel settore zootecnico. Si presume che queste nuove funzioni determineranno la gestione di nuovo personale più o meno direttamente dipendente dall’ALSIA.

Si ritiene indispensabile normare chiaramente (con apposito articolo da inserire nel DdL) la situazione futura delle diverse categorie di personale e non rimandare la decisione.

Prevedere genericamente il “contenitore” ALSIA attraverso funzioni ampliate rispetto ad oggi senza definire adeguatamente i “contenuti” in termini di personale, con relative professionalità e risorse finanziarie, consegnerebbe ad un futuro di sicura inefficacia l’Agenzia “riordinata”.

 

Affinché la Regione non si limiti a partorire il topolino

Quanto finora esposto, suggerisce un profondo ripensamento sia nel metodo che nel merito del DdL, con i diversi portatori di interessi nel settore primario, valutando anche altre possibili soluzioni organizzative realmente nuove rispetto all’attuale proposta.

Una riforma effettivamente coraggiosa e condivisa, cheriesca ad apparire credibile ed a ridare entusiasmo a chi dovrebbe, nella quotidianità, realizzarla.

 

E nell’ottica di perseguire efficacia ed efficienza dell’attività amministrativa e  contenimento della spesa pubblica regionale, non bisognerebbe escludere la possibilità di intraprendere percorsi simili a quello da poco realizzato per ARBEA anche per i Servizi di sviluppo agricolo che, prima dell’istituzione dell’ALSIA, erano attestati al Dipartimento Agricoltura ed operavano con non minore efficacia e probabilmente con minore spesa.

 

 

25/10/2014

14/07/2014

EPPUR SI MUOVE…

Nel giorno dell’anniversario dell’ottavo anno di commissariamento dell’ALSIA, un piacevole “regalo” della Giunta regionale: è stata pubblicata sul sito istituzionale della Regione Basilicata la DGR n. 819/2014 che approva un disegno di legge per la “riorganizzazione dell’attività amministrativa dell’ALSIA”.

 

Finalmente, dopo 8 anni, un atto concreto che si avvia al vaglio istituzionale e democratico del Consiglio regionale. Speriamo che si proceda celermente e razionalmente e che si arrivi ad una riforma che assicuri effettivamente “efficacia ed efficienza” all’Agenzia.

 

Per scaricare la DGR 819/2014 clicca sotto

DGR 819/2014
DDL per la riorganizzazione dell'attività amministrativa dell'Alsia
Delibera_n°_20140000905.pdf
Documento Adobe Acrobat 2.1 MB

ALSIA COMMISSARIATA… SENZA COMMISSARIO E SENZA LEGGE DI COMMISSARIAMENTO.

Il 14 luglio l'ALSIA "festeggia" un nuovo record: l’8° anno di commissariamento

 

Il 14 luglio 2014 i francesi celebreranno la presa della Bastiglia mentre l'ALSIA (Agenzia Lucana di Sviluppo e Innovazione in Agricoltura) potrà "festeggiare" l’ottavo "anniversario" della legge che ha commissariato l'Agenzia, la L.R. 11 del 14/7/2006, promulgata dall’ex presidente dimissionario De Filippo.

Ricordiamo che l’ALSIA è l’ente sub-regionale a cui è affidata l’attuazione delle politiche in materia di Servizi di Sviluppo Agricolo (SSA) la cui programmazione è compito della Regione (L.R. 29/2001).

L’ALSIA ha una dotazione organica di circa 150 dipendenti strutturati che lavorano in 2 sedi provinciali (Matera e Potenza), 7 aziende sperimentali dimostrative nelle quali lavorano anche vari operai agricoli, 7 unità operative territoriali, 2 sportelli informativi. A questi si sono aggiunte dall’inizio dello scorso anno 19 unità del “ramo di azienda” della Metapontum Agrobios, srl di proprietà unica della Regione Basilicata “regalata” all’ALSIA, e 46 unità a tempo determinato a cui viene periodicamente rinnovato un contratto senza continuità da oltre 10 anni. Il bilancio 2014 dell’ALSIA, in via di approvazione del Consiglio regionale, è di € 7.900.000.

La L.R. 11/2006 commissariava l’ALSIA con queste testuali premesse: “ai fini e nelle more della riorganizzazione dell’attività amministrativa” secondo il principio della “distinzione e del raccordo tra indirizzo politico, posto in capo al governo regionale, ed autonomia gestionale, affidata agli organi di vertice degli enti”. La relazione di accompagnamento della legge parlava di “una sentita esigenza di riordinare in modo organico e rapido le strutture amministrative operanti in agricoltura”; tale riorganizzazione sarebbe dovuta avvenire entro “breve termine” e comunque non oltre un anno (sig!).

Il risultato di questa “sentita esigenza” di rapido riordino ha portato, nell’arco di tre legislature ed in 8 anni, a nominare 7 diversi commissari, reiterando per 15 volte la proroga al commissariamento, con incarichi mai superiori a 6 mesi, senza che nessuna legge sia stata mai sottoposta al Consiglio regionale: un bel record e una pessima dimostrazione di incapacità decisionale delle Istituzioni regionali.

In otto anni è cambiato il mondo e si è completato un ciclo di programmazione e spesa dei fondi europei ma in Basilicata – tra un cambio di giunta ed uno di commissario – abbiamo visto solo enunciazioni, vuote promesse di riorganizzazione della governance in agricoltura e nessun riordino, come prevedeva la legge 11/06.

Ad aggravare questa situazione di vero “mobbing istituzionale” in cui la Regione costringe da anni i dipendenti dell’ALSIA, si aggiunge il fatto che la programmazione regionale in materia di Servizi di Sviluppo Aagricolo è ferma a oltre 8 anni fa, con la scadenza nel 2005 dell’unico e mai aggiornato Piano Triennale dei Servizi, fondamentale strumento previsto dalla L.R. 29/2001. In altre parole, la Regione Basilicata da 8 anni sta disattendendo alle leggi di cui lei stessa si è dotata.

E mentre si discute del nuovo PSR 2014-2020, la Regione Basilicata ha superato un nuovo (non invidiabile) record, riuscendo a far scadere al 30 giugno 2014, insieme all’ultimo mandato commissariale all’ex Direttore Generale del Dipartimento Agricoltura, Andrea Freschi, anche l’ultima proroga della L.R. 11/2006.

Il risultato è che oggi l’Alsia è senza un legale rappresentante e senza un atto di proroga di quella famigerata decisione del lontano 2006, fino ad ora reiterato per ben 15 volte. In pratica l’Agenzia è tenuta per volontà o incapacità della Regione Basilicata in una situazione “fuori dalla legge” .

Questo non è senza conseguenze pratiche sia per lo stato di disagio e avvilimento del personale costretto a subire una condizione di precarietà istituzionale da troppo tempo, sia per l’impossibilità di una minima programmazione di attività di “sviluppo” che o è pluriennale o risulta inefficace e inefficiente.

Se il Consiglio Regionale della Basilicata rispettasse le sue leggi e guardasse allo scempio compiuto negli ultimi otto anni, dovrebbe procedere con urgenza alla nomina di un Amministratore piuttosto che tenere l’Alsia senza rappresentanza legale o reiterare l’ennesimo commissariamento per 6 mesi. L’esperienza di questi anni, però, ci ha insegnato che non scandalizza nessuno in Basilicata se tempi e procedure legali non sono applicati…

Vedremo nelle prossime settimane se chi amministra la Regione Basilicata mostrerà - con atti amministrativi e non con inutili dichiarazioni - se ritiene davvero che l'Alsia debba avere un ruolo nel sistema dei "Servizi di sviluppo agricolo regionale", sdoganandola dalla stagnate situazione di contenitore di posti di lavoro e di poltrone commissariali in cui è stata relegata negli ultimi 8 anni.

 

E in questa avvilente situazione, in un assordante silenzio delle istituzioni, della politica, dei sindacati e degli organi di informazione, il Coordinamento “celebra” l’8° anniversario di commissariamento, il 14 luglio 2014, invitando a fare altrettanto il Presidente della Giunta, gli attuali assessori, gli 8 ex assessori all’agricoltura e i 7 ex commissari che si sono succeduti in questi 8 anni, nonché tutti i Consiglieri regionali a cui, per l'occasione, sarà inviata una bella torta, “virtuale” come la riforma della governance in agricoltura.

4/02/2014 - Ci eravamo augurati che la nomina di Nino Falotico a commissario dei tre Consorzi di bonifica aprisse effettivamente una stagione di riforma degli enti strumentali, tra cui l'ALSIA.

Ad oggi, però, apprendiamo della rinuncia di Falotico. L'Alsia, quindi, è ora accomunata ai tre Consorzi dalla mancanza di commissari.

Il suo, infatti, è "scaduto" per la 15a volta il 31/01/2014...

 

Commissario unico dei consorzi di bonifica Nino Falotico (Cisl) rinuncia all'incarico.

 http://www.ilquotidianoweb.it/news/cronache/722252/commissario-unico-dei-consorzi-di-bonifica.html

31/01/2014 RIFORMA DEGLI ENTI STRUMENTALI IN AGRICOLTURA. Sarà la volta buona?

Dopo la nomina di un commissario unico (Nino Falotico, dirigente della CISL di Basilicata) per i tre Consorzi di bonifica lucani, in una conferenza stampa del 31/1/2014, l’Assessore all’agricoltura Michele Ottati ha dichiarato che la nomina di Falotico “rappresenta il primo atto di un più articolato programma di risanamento che interesserà anche Arbea e Alsia”.

Purtroppo negli ultimi 7 anni e mezzo di commissariamento dell’Alsia, abbiamo sentito dichiarazioni analoghe di volontà di procedere celermente al superamento dello stallo dell’Alsia da parte degli 8 assessori che hanno preceduto Ottati (si veda la pagina “documentazione” di questo sito) senza nessun risultato.

Auspichiamo - come cittadini, lavoratori e tecnici – che effettivamente si proceda alla riforma tante volte annunciata come “imminente” ed auguriamo buon lavoro all’Assessore.

Intanto, oggi scade l’ennesima proroga di mandato commissariale e, dal 1 febbraio, l’Alsia torna ad essere priva di un legale rappresentante.

 

31/12/2013. Solidarietà ai 48 colleghi precari dell'ALSIA, tenuti dalle precedenti amministrazioni regionali in perennne promessa di stabilizzazione, puntualmente disattesa.
Come l'ultima promessa di proroga dei contratti, scaduti il 31/12/2013, fino a... giugno 2014, data di scadenza della quattordicesima proroga al commissariamento dell'ALSIA che si trascina, indecentemente, da otto anni!
Un ben triste inizio di anno per le famiglie dei 48 precari ed un annoso problema lasciato in eredità alla nuova Giunta regionale.

http://www.trmtv.it/home/cronaca/2013_12_30/63526.html

"LA QUESTIONE DELL'ALSIA E' RISOLTA".

Lo ha dichiarato il presidente dimissionario della Regione De Filippo.

Dopo 7 anni di commissariamento, le sue dichiarazioni in Consiglio e il suo comunicato, esprimono chiaramente quale sia l'attenzione all'Ente strumentale e cosa si intenda per "logica di produttività della spesa" nella Regione Basilicata.

Con il bene placido dei consiglieri (dimissionati anche loro) regionali.

 

http://www.consiglio.basilicata.it/consiglionew/site/Consiglio/detail.jsp?sec=100052&otype=1123&id=448312&resoconto=448305&argomento=448310

http://www.basilicatanet.it/basilicatanet/site/Basilicatanet/detail.jsp?sec=1005&otype=1012&id=2964826&value=AGR

 

all'Ente strumentale e cosa si intenda per "logica di produttività della spesa" nella Regione Basilicata.

Con il bene placido dei consiglieri (dimissionati anche loro) regionali.

 

http://www.consiglio.basilicata.it/consiglionew/site/Consiglio/detail.jsp?sec=100052&otype=1123&id=448312&resoconto=448305&argomento=448310

http://www.basilicatanet.it/basilicatanet/site/Basilicatanet/detail.jsp?sec=1005&otype=1012&id=2964826&value=AGR

ALSIA COMMISSARIATA… SENZA COMMISSARIO E SENZA LEGGE DI COMMISSARIAMENTO.

Il 7 luglio l'ALSIA "festeggia" il 7° anno di commissariamento

Questa volta la Regione Basilicata ha superato se stessa…

Il 14 luglio 2013, infatti, l'Alsia potrà "festeggiare" il settimo "anniversario" della legge che ha commissariato l'Agenzia, la L.R. 11 del 14/7/2006, promulgata dallo stesso Presidente dimissionario De Filippo.

Ricordiamo che la legge commissariava l’ALSIA con queste testuali premesse: “ai fini e nelle more della riorganizzazione dell’attività amministrativa” secondo il principio della “distinzione e del raccordo tra indirizzo politico, posto in capo al governo regionale, ed autonomia gestionale, affidata agli organi di vertice degli enti” e la riorganizzazione sarebbe dovuta avvenire entro “breve termine”.

Ma da allora solo enunciazioni, vuote promesse di riorganizzazione della governance in agricoltura e nessun riordino, come prevedeva la legge 11/06.

Sette anni di mancate decisioni, con otto assessori all’agricoltura e sette diversi commissari che si sono avvicendati con incarichi di sei mesi in sei mesi: un bel record e una pessima dimostrazione di incapacità decisionale delle Istituzioni regionali.

Ma la Regione Basilicata nel 2013 ha superato se stessa riuscendo a far scadere al 30 giugno 2013, insieme all’ultimo mandato commissariale al Direttore Generale del Dipartimento Agricoltura Andrea Freschi, anche l’ultima proroga della L.R. 11/2006.

Il risultato è che oggi l’Alsia è senza un legale rappresentante e senza un atto di proroga di quella famigerata decisione del lontano 2006, fino ad ora reiterato per ben 12 volte. In pratica l’Agenzia è in una situazione “fuori dalla legge”.

Questo non è senza conseguenze pratiche. Volendo tralasciare, infatti, lo stato di disagio e avvilimento del personale costretto a subire una condizione di precarietà istituzionale da troppo tempo (ne abbiamo già scritto tante volte), una conseguenza molto seria per 48 precari rischia di essere quella di vedere sfumata la possibilità di proroga al 31 dicembre 2013 dei contratti a tempo determinato. L’atto, da adottare entro il 31 luglio 2013 - a norma delD.L. n. 54 del 21/05/2013, art. 4, comma 4 - presuppone la firma del legale rappresentante dell’Alsia, che non c’è.

Ricordiamo che, solo ad inizio dell’anno, la Regione ha trasferito all’Alsia un “ramo di azienda” dell’Agrobios in liquidazione, con 19 dipendenti, e la Giunta regionale si era impegnata ad adottare decisioni che interessavano gli Enti sub regionali entro marzo 2013. Forse le note vicende di dimissioni del Presidente hanno vanificato anche questa possibilità di riordino, che sembrava più realistica delle altre, perché incalzata da obblighi imposti dal Governo nazionale. Naturalmente gli ultimi eventi non giustificano nessuno, perché 7 anni sono un tempo più che sufficiente per maturare una decisione sulla famosa riorganizzazione degli enti in agricoltura.

Intanto il Coordinamento “celebra” il 7° anniversario di commissariamento, il 14 luglio 2013, invitando a fare altrettanto il Presidente dimissionario della Giunta, gli 8 assessori e i 7 commissari che si sono succeduti in questi 7 anni, nonché tutti i Consiglieri regionali a cui, per l'occasione, sarà inviata una bella torta “virtuale” come la riforma della governance in agricoltura.

A tutti loro TANTISSIMI AUGURI, sono davvero impareggiabili!

30/6/2012 - Il TG3 BASILICATA torna ad occuparsi della paradossale situazione di stallo dell'ALSIA

 

14/7/2012 Lettera aperta ai Consiglieri regionali

Gentile Consigliere,

Le ricordiamo che, il 22 maggio scorso, il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una mozione presentata dal consigliere Romaniello e sottoscritta dai consiglieri Falotico, Navazio, Mollica e Singetta sull’Alsia (Agenzia lucana di sviluppo e di innovazione in agricoltura). La mozione impegnava il Presidente e la Giunta regionale a:

1) presentare un ddl di riforma della governance in agricoltura (più volte annunciato come “imminente” in questi anni);

2) attivare le opportune iniziative e procedure amministrative volte a garantire la salvaguardia delle attività;

3) attivare le opportune iniziative per il prosieguo dei rapporti di lavoro di tutti i lavoratori con contratto a tempo determinato”.

A quasi due mesi dalla mozione, ci risulta che dei tre punti solo l'ultimo è stato rispettato, con la stipula di un contratto di 10 mesi ai 48 lavoratori a tempo determinato dell'Alsia, che si aggiungono ai circa 150 dipendenti di ruolo.

Gli altri due solenni impegni, evidentemente, possono aspettare visto che – nell’indifferenza della Giunta e del Consiglio regionali, dei politici e dei sindacati della Basilicata – il 30 giugno è scaduta la decima proroga al Commissariamento dell’Alsia e l’Agenzia è tornata a non avere un legale rappresentante.

Se il Consiglio Regionale della Basilicata rispettasse le sue leggi, dovrebbe procedere con urgenza alla nomina di un Amministratore piuttosto che tenere l’Alsia senza rappresentanza legale (per non parlare dei programmi di attività). L’esperienza di questi anni, però, ci ha insegnato che non scandalizza nessuno in Basilicata se tempi e procedure legali non sono applicati…

Evitiamo di commentare questo modo di gestire le risorse pubbliche regionali, perché lo abbiamo già fatto più volte (inascoltati) negli ultimi anni e lo abbiamo ben documentato sul nostro sito (www.coord-tecnici-alsia.jimdo.com). Aggiungiamo solo che è grottesco ed incoerente continuare a sentir parlare di “efficiente gestione e direzione” degli enti regionali.

Come annunciato, il 14 luglio il Coordinamento ha “celebrato” il 6° anniversario di commissariamento dell’Agenzia, senza commissario e con la legge di commissariamento “scaduta”. La invitiamo ad unirsi ai lavoratori dell’Alsia nel “festeggiare” questa poco invidiabile ricorrenza, gustando un pezzo di torta, “virtuale” come la volontà di riformare la governace regionale in agricoltura e di superare lo “straordinario” commissariamento dell’Alsia.

Con i migliori auguri di buon lavoro.

Il 30 giugno 2012 è scaduto il decimo (in 6 anni) mandato commissariale dell’ALSIA:

L'Agenzia torna dinuovo ad essere senza legale rappresentante!

 

22/05/2012 Approvata in Consiglio regionale una mozione sull’Alsia.

E’ stata approvata all’unanimità la mozione presentata dal consigliere Romaniello e sottoscritta dai consiglieri Falotico, Navazio, Mollica e Singetta sull’Alsia (Agenzia lucana di sviluppo e di innovazione in agricoltura). Con il documento il Consiglio regionale impegna il Presidente e la Giunta regionale “a presentare entro 30 giorni un ddl di riforma della governance in agricoltura e a garantire un’efficiente gestione e direzione dell’ente nelle more dell’approvazione della legge”. Si impegna, altresì, il governo regionale “ad attivare le opportune iniziative e procedure amministrative volte a garantire la salvaguardia delle attività ed il prosieguo dei rapporti di lavoro di tutti i lavoratori con contratto a tempo determinato”.

Il caso dell'ALSIA senza commissario e senza bilancio trattato al TG3 Regionale il 14/5/2012 

18/5/2012 - Dopo cinque mesi di “vacanza” l’ALSIA ha un Commissario… per le prossime 2 settimane

L’attenzione dei media regionali al vergognoso stato di commissariamento a singhiozzo in cui l’ALSIA è tenuta da 6 anni dalla Regione Basilicata, le manifestazioni dei colleghi precari davanti alla Regione, la mobilitazione dei sindacati CGIL-CISL-UIL e l’azione di informazione e denuncia del nostro Coordinamento non sono bastate ad evitare un’ulteriore indecenza da parte della Giunta regionale che il 17 maggio, dopo una “immotivabile” stasi di quasi 5 mesi, ha finalmente nominato il legale rappresentante dell’ALSIA ma per solo 2 settimane (scadenza al 31 maggio).

La cosa incredibile è che il 30 giugno (4 settimane dopo) scadrà la decima proroga del commissariamento, iniziato a luglio 2006.

Questa volta il commissario “lampo” designato è l’attuale Direttore del Dipartimento agricoltura, Andrea Freschi, che probabilmente dovrà farsi carico di firmare qualche atto “urgente” dell’ALSIA, per poi cedere il posto a qualcuno che gli attuali equilibri politici regionali non hanno ancora consentito di individuare.

Il Coordinamento dei Tecnici e Divulgatori dell’Alsia - che aveva già espresso la propria solidarietà ai 48 colleghi precari, in attesa da 2 mesi di un legale rappresentante che potesse rinnovare i loro contratti - si augura che almeno il nuovo Commissario possa consentire al più presto il rinnovo dei contratti e la presentazione del bilancio di previsione 2012 dell’ALSIA.

Ma il vero problema resta il superamento dello stato di commissariamento dell’ALSIA!

Vedremo nelle prossime 5 settimane se la Regione Basilicata mostrerà - con atti amministrativi e non con inutili dichiarazioni - se ritiene davvero che l'Alsia debba avere un ruolo nel sistema dei "Servizi di sviluppo agricolo regionale", sdoganandola dalla stagnate situazione di contenitore di posti di lavoro e di poltrone commissariali in cui è stata relegata negli ultimi 6 anni.

16/5/2012

Sale l'attenzione dell'informazione sulla vergognosa stasi in cui è tenuta l'ALSIA da 6 anni.

3 nuovi articoli sulla stampa

16/5/2012

Dopo il comunicato del 28/3, un altro intervento della FP-CGIL sull’indecente situazione in cui è tenuta l’ALSIA

Vai al comunicato della CGIL del 16/5/2012

14/5/2012    COMUNICATO

ALSIA alla paralisi amministrativa: da gennaio senza legale rappresentante.

La Regione ancora non nomina il commissario, scaduto lo scorso anno.

continua

Commissariamento ALSIA - Ultimatum dei Sindacati
8/5/2012. Dopo un'assemblea con il personale ALSIA, CGIL-CISL-UIL chiedono un incontro "urgente" a De Filippo minacciando "agitazioni". Avranno risposta o saranno ignorati come lo scorso anno? E, nella seconda ipotesi, cosa faranno?Si accettano scommesse.
Lettera Pres Giunta.jpg
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Aggiornamenti sulla Legge di riforma dell’Alsia

continua

E dal 15 febbraio 2012 (data di scadenza del regime di “prorogatio” per l’ex commissario) l’ALSIA è senza legale rappresentante perché la Giunta regionale non ha ancora nominato l’ennesimo commissario (che avrà mandato fino a giugno 2012!).

E’ tollerabile questa “non amministrazione” del maggior ente strumentale della Basilicata?

27 aprile 2012 - SOLIDARIETÀ DAL COORDINAMENTO DEI TECNICI E DIVULGATORI AI 50 PRECARI DELL’ALSIA

Avevamo titolato un recente comunicato con “ALSIA: L'AGENZIA COMMISSARIATA SENZA COMMISSARIO”. Altre settimane sono passate ma di attenzione alla questione dell’Alsia nessuna, mentre un altro disagio si aggiunge: quello dei circa 50 lavoratori a tempo determinato dell’Agenzia a cui non viene rinnovato il contratto, scaduto a marzo, nonostante le rassicurazioni della Regione. I soldi ci sono ma non il legale rappresentante dell’Alsia che possa firmare i contratti!

Infatti, dopo la scadenza dell’ultimo incarico commissariale a Domenico Romaniello (il sesto commissario in sei anni), avvenuta il 31 dicembre 2011, la Giunta non ha ancora nominato il nuovo Commissario dell’Agenzia, nonostante la decima proroga al commissariamento scadrà il 30 giugno 2012.

Ai colleghi a tempo determinato va tutta la nostra solidarietà. Li consideriamo vittime dello stesso male che, se pure in maniera diversa e molto meno gravosa dal punto di vista economico, interessa anche i 150 dipendenti strutturati dell’Agenzia, principalmente quelli impegnati nei Servizi di Sviluppo Agricolo per i quali ci sentiamo di parlare.

Per questo il Coordinamento si unisce ai lavoratori precari nella richiesta di nomina del Commissario che consentirebbe a questi di poter ricominciare a percepire uno stipendio ed all’Agenzia di poter presentare il bilancio di previsione 2012.

In tal modo, oltre ad assicurare lo stipendio per qualche mese alle famiglie dei circa 50 precari, l’ALSIA potrebbe avere un programma di attività, sia pure annuale, e riprendere almeno la “normale amministrazione” oggi bloccata come dimostra la bacheca delle delibere desolatamente vuota da febbraio.

E’ oggettivamente arduo capire quali motivazioni spingano i vertici regionali a mantenere l’Agenzia, già commissariata da 6 anni, in una situazione di oggettiva immobilità senza legale rappresentante, seppure “straordinario”.

A noi sembra che nessuna motivazione possa giustificare il permanere di un tale stato di inefficienza e di inoperatività, se non la imbarazzante incapacità ad adottare decisioni o, peggio, l’attitudine a prenderne solo con altre “logiche”, in barba alle finalità istituzionali, all’efficienza ed all’efficacia della spesa regionale, alla dignità dei lavoratori pubblici. Ma queste preoccupazioni sembrano essere solo di alcuni “ingenui” come noi e di altri pochi “alieni”, in questa Regione.

Lo affermiamo a ragion veduta, visto che da anni sosteniamo pubblicamente ma invano la necessità di un dibattito e di un ammodernamento dei Servizi di Sviluppo Agricolo regionali mentre dagli Organi che dovrebbero programmare e decidere non vengono proposte ma solo vuote e disattese “dichiarazioni”.

Il Governo regionale non si degna di dare motivazioni ad un inconcepibile sessennio di “straordinarie” proroghe di commissariamento. Tantomeno si degna di attivare un confronto risolutivo sull’Alsia, nonostante le sollecitazioni venute dai Sindacati, dalle Associazioni agricole, dalla politica regionale, oltre alle innumerevoli richieste fatte da questo Coordinamento.

Le abbiamo provate tutte (richieste di confronti con il Presidente della Giunta, con gli Assessori all’Agricoltura, con i Sindacati, con Consiglieri regionali) e sempre abbiamo ottenuto il rifiuto ad essere ascoltati o una deludente assenza di risultati quando siamo stati ascoltati.

Come cittadini, certo, ci resta il voto per dare il nostro giudizio, ma è una magra consolazione, se nel frattempo si consumano e continueranno a consumarsi le inefficienze e i paradossi che abbiamo subito in questi 6 anni come dipendenti.

Ai lavoratori a tempo determinato dell’Alsia rinnoviamo la nostra solidarietà, con l’augurio di risolvere presto il loro problema economico contingente.

Alla Giunta ed al Consiglio regionale domandiamo: quanto deve ancora continuare questa vergogna?

 

20 aprile 2012 - ALSIA: IL COMMISSARIO FANTASMA

Avevamo titolato il comunicato del 13/4/2012 “ALSIA: L'AGENZIA COMMISSARIATA SENZA COMMISSARIO” ma evidentemente ci eravamo sbagliati: abbiamo un commissario e non ce ne siamo accorti!

continua

13/4/2012 - ALSIA: L'AGENZIA COMMISSARIATA SENZA COMMISSARIO

Speravamo che la nomina dell'ennesimo commissario dell'Alsia da parte della Giunta regionale fosse imminente e consentisse al maggior ente subregionale perlomeno di operare "a norma di legge" con un legale rappresentante, che manca da 14 febbraio scorso.

Purtroppo l'Alsia continua ad essere tenuta in una situazione insostenibile (in un Paese civile, dove ci si preoccupa di come si utilizzano le risorse pubbliche, comprese quelle umane).

continua

5/04/2012

Sul Commissariamento dell’ALSIA

Il Presidente della III Commissione consiliare chiede conto all'Assessore all'Agricoltura dello stagnante stato di commissariamento dell'Alsia che da febbraio è senza legale rappresentante...

L'Assessore all'Agricoltura, in Consiglio regionale, risponde che deve chiederlo al Presidente della Regione Basilicata...

Il Presidente della Regione Basilicata non risponde (come ha fatto negli ultimi 3 anni al Coordinamento dei Tecnici e Divulgatori dell'ALSIA)...

Il Presidente della III Commissione chiede di fantomatici disegni di legge per la "riforma della governance in agricoltura" elaborati dalla Giunta e mai ufficializzati ma dimentica che presso la Commissione che presiede è fermo da un anno l'unico disegno di legge uffcialmente presentato (Falotico primo firmatario)...

e intanto a giugno scade la decima proroga di "Commissariamento straordinario" dell'ALSIA!

 continua

4/4/2012 ALSIA senza bussola
La Gazzetta del Mezzogiorno dedica una intera pagina al vergognoso stato di commissariamento in cui la Regione Basilicata mantiene l'Alsia da 6 anni. Situazione che il Coordinamento dei tecnici e divulgatori ha ripetutamente denunciato ai sindacati, alla politica ed agli Amministratori regionali, trovando il più delle volte un "muro di gomma".
GdM 4-4-2012.pdf
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03/04/2012 News Basilicatanet
Il consigliere regionale della Sel, in occasione del question time, ha sollecitato iniziative della Giunta sul riordino degli enti agricoli e dell’Alsia

continua

SUMMA (FP CGIL): BASTA COMMISSARIAMENTO ALSIA

28/03/2012 – News Basilicatanet

continua

L’Alsia ricommissariata per altri 6 mesi. Come volevasi dimostrare!

Dopo quasi 6 anni di commissariamento, 5 commissari e 9 proroghe, la legge finanziaria approvata ieri dal Consiglio regionale rimanda la scadenza del commissariamento a fine giugno 2012

 

Un’altra occasione di dare un segnale concreto di cambiamento, rispetto alla stasi inconcepibile in cui l’Alsia è costretta da oltre 5 anni, è andata persa da parte del Consiglio regionale.

Il Coordinamento dei Tecnici e Divulgatori dell’Alsia, nella scorsa settimana, aveva chiesto a tutti i Consiglieri regionali di “approfittare” della legge finanziaria per inserire un articolo che revocasse il commissariamento dell’Agenzia o, almeno, lo prorogasse per un periodo abbastanza lungo da consentire un minimo di continuità di programmazione (era stato proposto fino a termine legislatura).

E invece, dopo 9 proroghe che hanno “generato” 5 commissari in quasi 6 anni, puntuale è arrivata la decima proroga per 6 mesi! Il nuovo mandato commissariale scadrà il 31 giugno, esattamente come nel 2011, nel 2010 e così via fino al 2007.

La motivazione (non scritta) è sempre la stessa: l’imminente varo della ormai fantomatica “legge di riforma della governance”. Proposta di legge “imminente” da quasi 6 anni.

Nei giorni scorsi il Coordinamento sul proprio sito (www.coord-tecnici-alsia.jimdo.com) aveva scritto a commento della lettera aperta inviata ai Consiglieri regionali “Speriamo che Babbo Natale ed i Consiglieri non riservino ai dipendenti dell’Alsia - ancora una volta (e sarebbe la decima in meno di 6 anni) - l’ennesima proroga del commissariamento per qualche mese”.

E’ proprio quello che è successo, a conferma di come continuino a prevalere logiche politiche di gestione degli enti subregionali che capiamo ma non condividiamo, nella convinzione che non portino né efficienza né efficacia dell’azione pubblica.

Ed allora, un santo Natale a tutti ed un felice semestre commissariale ai dipendenti dell’Alsia.

13/12/2011

5.000 visualizzazioni.

Dalla sua apertura, il nostro sito è stato visitato da 5.000 utenti.

L’interesse anche fuori regione è uno stimolo ulteriore a proseguire il nostro lavoro di informazione e sensibilizzazione.

Chi volesse comunicare con noi, fare proposte, dare suggerimenti, chiedere spiegazioni o lasciarci un messaggio, può farlo cliccaldo su "libro degli ospiti" o scrivendo a coord-ted-alsia@libero.it

7/12/2011

DOPO 6 ANNI DI INUTILE ATTESA,

UNA PROPOSTA CONCRETA PER RIDARE OPERATIVITÀ ALL’ALSIA

Il Coordinamento scrive ai Consiglieri regionali.

Tra 3 settimane, piuttosto che votare l’ennesima proroga di commissariamento (sarebbe la decima in quasi 6 anni!) proponete l'abrogazione dell’articolo della legge che ha “congelato” l’Agenzia… in attesa della “imminente” (da 6 anni) legge di riforma della governance regionale in agricoltura.

Leggi il Comunicato

Documento del Coordinamento del 5/10/2011
Il Coordinamento sollecita il Consiglio ad avviare la concertazione per la legge di riforma della governance in agricoltura evitando "scorciatoie" estemporanee.
Documento di lavoro del 05-10-2011x.pdf
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